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sabato 6 settembre 2008

Alberi

Daniel Ilabaca e Oleg Vorslav a Tor Vergata (IV Raduno Nazionale di Parkour)

Quando mi capita, come oggi, di andare in montagna mi piace molto arrampicarmi sugli alberi. Credo che sia un buon esercizio naturelle e che, a parte i muscoli, possa allenare bene anche la mente e abituarla alle altezze e alla gestione dello spazio.

Freerunning game

Un gioco in flash sul freerunning, che sfizio!

venerdì 5 settembre 2008

Allenamenti, una lunga strada da percorrere

Imparare il parkour da solo… La più grande difficoltà, forse, non è nelle tecniche proprie della disciplina, quanto nel mantenere il corpo in esercizio continuo, rispettandolo senza limitarne lo sviluppo. Cominciare gli allenamenti mi fa subito pensare a quanto il mio corpo è stato fermo in questi anni, di certo le saltuarie partite a calcetto con gli amici non sono bastate a mantenerlo in forma: resistenza e flessibilità mancano.
Devo iniziare dal basso.
Lentamente il mio corpo proverà sempre meno fatica e potrò dedicarmi ad esercizi più duri, maggiori ripetizioni, un maggior numero di esercizi nello stesso giorno, maggiore tempo dedicato. Guardo un vecchio post di Blane e mi rendo conto che a confronto siamo superman contro una formica, arriverò a quei livelli?

Per gli esercizi giro un po’ sul web, non ho le conoscenze appropriate.
Su APKI ci sono due tabelle, base e intermedio. Per ora pratico l’allenamento base, e lo trovo molto pesante.
Ogni sessione deve essere preceduta da un riscaldamento e da una fase di stretching; alla fine dell’allenamento una fase di defaticamento e un’altra di stretching.
Finalmente ho trovato vari articoli interessanti in proposito: Overflux (QUI la traduzione di uno degli articoli).
Anche su Youtube si trova qualcosa. Il problema è sempre quello che non sai quanto ti puoi fidare di ciò che leggi/vedi su internet.

Per quanto riguarda i trick propri del parkour li sto trascurando: adesso voglio soprattutto raggiungere una buona condizione fisica. Per lo più faccio monkey, reverse vault, cat leap. Ho notato che sui salti di precisione faccio abbastanza pena e tendo a scivolare, forse è meglio comprare altre scarpe, ma è soprattutto colpa della tecnica da migliorare.

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