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domenica 30 marzo 2008

Primo vero allenamento di Parkour



Che bello! Ieri ho fatto un po' d'allenamento e finalmente mi sono sentito a mio agio e divertito. Infatti, le altre volte, trovavo estremamente faticoso l'allenamento, mi sentivo vecchio e pesante e mi sono scoraggiato. Stavolta, invece, benchè la fatica non sia certo mancata, mi sentivo più agile, sentivo che ce la potevo fare e addirittura mi è piaciuto allenarmi! Inoltre a fine allenamento mi sono concesso qualche esercizio di vero Parkour: corsa sul muro (wall run), caduta (landing) e volteggio girato (turn vault). Il tutto con una mini cazziata del guardiano del parco...ma dai stavo facendo solo qualche salto di precisione! :-p
Una volta a Roma parteciperò ad un allenamento del PKR.

L'allenamento che sto seguendo è il primo in Questa pagina.

venerdì 28 marzo 2008

La Verdona Pininfarina



Visto che ho parlato di bici nel post precedente, non posso non dedicare uno spazietto alla bici da me tanto agognata, la Verdona Pininfarina!
Quant'è bella! Che io sappia è stata creata in numero limitato e solo per la campagna premi della Q8.
Beati i suoi possessori! Su ebay comunque se ne trova qualcuna (ma non ho soldi da spenderci :-p).

Il corpo è il messaggio, e viaggia su due ruote


Apro questo post rimandandoti subito ad un altro articolo per leggervi alcune osservazioni felici (Leggi qui, da bravo) (Il video invece lo trovate QUI). Quella di McLuhan è stata una gran bella intuizione, il mezzo come messaggio, tale è il potere del mezzo di mediare e dirigere ciò che viene detto. Ma non stiamo forse superando questa ipotesi? Più che dire che il corpo è il messaggio, io direi che è l'oggetto il vero messaggio dei nostri giorni, oggetto che veste il nostro corpo, gli si accosta, lo circonda col potere del suo fascino alienante. Non è il corpo il messaggio, ma l'oggetto. L'oggetto che diventa contenuto del messaggio, ovvero di se stesso.
Le nostre esistenze sembrano sempre più dominate dagli oggetti, forma dell'anima, primo appiglio per la ricerca di un sè più forte e reale. Una ricerca che non parte dall'oggetto per una meta lontana, ma lì comincia e lì si ferma: nell'adorazione del simulacro e nella sottomissione al suo potere alientante. Perfino i due ragazzi nudi del filmato, non possono fare a meno delle loro bici e la ragazza dei suoi braccialetti.

Dopo tutto questo preambolo, che spero qualcuno apprezzerà, faccio l'ipocrita e parlo proprio di oggetti, perchè io sono schiavo di questa malattia contemporanea come molti là fuori.

La Puma ha ideato una linea chiamata Urban Mobility, che potete visionare sul sito ufficiale. Tra i vari articoli, spicca la bicicletta: bel design e costruita per essere funzionale.
Tra le caratteristiche principali, il freno a disco, il lucchetto incorporato anti scasso e il sistema di piegamento che consente di portarla a mano in caso di bisogno o farla entrare in un autobus ecc...
Se ho capito bene la bici è fatta dalla Biomega e quindi (forse) acquistabile al di fuori del marchio Puma (con relativo risparmio di soldi, ma perdita di "fashion").
Insomma, una bici che comprerei volentieri (ma quanto costa?).

UPDATE: Mamma quanto costa!!! :-P

sabato 22 marzo 2008

Parkour e montaggio

Come "viaggio del corpo" il Parkour sarà spesso argomento di questo blog e vi terrò aggiornato sui miei progressi (lentissimiiiiiiii).
Ora, però, vi voglio presentare due video, uno più bello dell'altro, che oltre a mostrare la bravura dei rispettivi traceurs, dimostrano anche la grande capacità di chi ha ripreso e montato il filmato.
Entrambi li ho visti grazie alla segnalazione di Parkour.it.



lunedì 17 marzo 2008

Viaggi sottomarini


La Rinspeed sQuba in tutta la sua grazia: non sembra la simulazione di un incidente ?

free music


Vi è mai capitato di salire su una di quelle barche che ha alla base (carena?) un grande vetro da cui si può osservare il fondale? Non ricordo dove ma io l'ho fatto, e ad un certo punto era possibile vedere la statua di una Madonna posta lì credo in ringraziamento di qualcosa, forse era Lampedusa o la Sardegna...
Beh, quanto sembra arcaica quella navetta adesso che è stata inventata la macchina che va sott'acqua... Pazzesco! Ma è proprio così, una macchina che va sott'acqua! Mi chiedo però a chi possa davvero servire (James Bond a parte), forse a qualche riccone la cui villa ha la spiaggia privata...che figata...
Se vi interessa, ECCO QUI un articolo e altre immagini.

domenica 16 marzo 2008

Timimoun, Algeria



Su T R I P non potranno mancare riferimenti a programmi documentaristici alla SuperQuark o Geo & geo. Quest'ultimo in particolare mi porta a scrivere questo articolo, è un bel programma anche se messo un po' in sordina, ma i paesaggi che mostra sono sempre meravigliosi e interessantissimi i servizi.

Qualche giorno fa, lo stavo appunto guardando, attratto dal fascino del deserto che veniva mostrato, e di una vita nel deserto i cui rapporti con la terra e con l'uomo sono mediati dall'attenzione per l'acqua: la necessità di sfruttarla al meglio rafforza il senso di civiltà e legame fra gli uomini.
Si è parlato di Timimoun, un'oasi stupenda in cui le alte palme fanno ombra ai raccolti irrigati da canali nati dalla sapiente gestione di una risorsa limitata.
Pensiamo alle oasi come un dono in mezzo al deserto di un dio che non vuole ricompense, in realtà le oasi, come mi ha insegnato questo servizio, nascono dal duro e costante lavoro dell'uomo, che attrverso pozzi e canali sotteranei spinge l'acqua attraverso il deserto.
Dove (fuori dall'oasi) questo paziente lavoro è stato abbandonato anche le abitazioni, prima immerse nel verde, affogano nella sabbia mostrando grandi e piccoli relitti di un tempo che fu.

Ti consiglio la lettura di QUESTO ARTICOLO, da cui ho tratto la seguente citazione:
La passeggiata verso il palmeto, è una deliziosa ricompensa. Piccoli sentieri costeggiano orti verdissimi immersi nella freschezza all'ombra dei palmeti, profumati frutteti a cui si unisce il sommesso canto dell'acqua che scorre in piccoli rivoli. Una fitta rete di canali e canaletti creano una perfetta geometria, è un antico sistema di irrigazione e la suddivisione non è casuale ma deriva da precisi calcoli che permettono all'acqua di scorrere anche su terreni pianeggianti. E' il sistema idrico detto a "foggara". Dal pozzo di scavo, non sempre vicino al palmeto, si crea un canale sotterraneo per evitare l'evaporazione fino all'oasi. Qui il corso principale dell'acqua viene frammentato in canali minori tramite il sistema del pettine. A sua volta ogni canale verrà suddiviso mediante un altro pettine in parti eguali in numerosi rivoli ripartiti tra le proprietà. L'acqua è un bene prezioso, la linfa vitale che perpetua l'esistenza dell'oasi. Lo schema della rete idrica è considerato simbolo augurale, tanto da essere riprodotto sui tappeti confezionati per i matrimoni.


Inoltre, QUI è possibile leggere un approfondimento sui viaggi e la scrittura basato sull'analisi di due romanzi, uno dei quali di Rachid Boudjedra che si chiama proprio Timimoun.


Acqua e coltivazioni sotto i palmeti



Canali a pettine



Petra: un tempo che fu...

Cercasi casa a Roma



E' incredibile quanto siano alti i costi di una camera a Roma. Dopotutto se ne sente tanto parlare ultimamente... Così dalla ricerca di una singola sono passato alla ricerca di una doppia, e incredibilmente i prezzi per lo più non si dimezzano, ma solo abbassano leggermente.
Guardando qua e là il prezzo di una singola a Roma si aggira intorno ai 400, 450 euro. Rispetto a questa media si riesce a trovare un posto letto in doppia a 200 e qualcosa euro, ma se invece facciamo i conti con offerte migliori che vanno epr la singola sui 300 euro e se si cerca bene anche qualcosa di meno, allora i prezzi di un posto letto non si dimezznoa affatto! Insomma, si può dire che in proporzione costino di più i posti letto che le singole! Ma dai!!! Comunque, per ora non ho ancora cercato molto, anzi è meglio che mi stacco da qui e vado a sondare le offerte sul web...

Finirò col dormire poeticamente sotto un acquedotto romano. Peccato che di poetico non c'è niente e ci sono persone che davvero sono costrette a viverci...

sabato 15 marzo 2008

Perchè ho aperto questo blog?

Beh, direi che a spiegarlo sembrerà una stronzata...
La voglia mi è venuta principalmente dopo aver visitato questo sito: le avventure di Thomas! Quanto mi hanno sempre ispirato i racconti di avventure in giro per il mondo, l'Avventura è qualcosa che il mio cuore chiede, chiede, chiede, non vuole che sia solo relegata alla fantasia, all'immaginazione eppure troppo si compiace in essa rinunciando ad un'effettiva realizzazione pratica. Non sono un tipo coraggioso, e questo mi fa schifo. Vorrei andare in giro per il mondo, meditare solo in un qualche eremo naturale: in un'oasi segreta nel deserto, in una fredda montagna tra rocce bagnate di neve e sotto l'ombra fresca di alberi centenari nel cuore dell'estate. Aprire un taccuino e cogliere l'ispirazione del momento reimpastando le mie conoscenze con nuovo materiale. Conoscere popoli e usanze differenti. Ma non sono così. Sia chiaro, non sono il tipo che sta chiuso in casa, se c'è l'occasione mi piace andare in giro, ma sono più il tipo da vacanza con gli amici che da peregrinazione solitaria.
Un altro punto a sfavore dei viaggi è il mio amore per le comodità; non mi sembra così ad un pensiero superficiale, ma in verità sono viziato dalle tecnologie e da ciò che offrono. Insomma parlo tantod i viaggi, isolamento e rivincita della natura sulla violenza della modernità, eppure quel viaggio in solitaria lo vorrei fare col mio ipod, per ascoltare la musica mentre cammino...eccetera eccetera.
Anche se, in effetti, natura e tecnologia non devono essere cose obbligatoriamente separate. Anzi proprio dal loro incontro armonico dovrebbe rinascere il mondo. E la paura per la "morte del mondo" che mi viene ogni tanto, guardando come il cemento soffoca l'erba, si placa lentamente pensando alla capacità della Natura di rinvigorire e riemergere dalle sue ceneri e alla speranza nella capacità dell'uomo di imparare dai suoi errori per perfezionare il suo nuovo percorso.

Viaggi del corpo dunque, ma forse più che altro viaggi e speranze della mente.
Spero che questo blog mi possa spingere un po' di più a fare (anche se è più probabile che abbia l'effetto opposto) e comunque rimarrà un bel modo di confezionare e conservare qualche ricordo di vita vissuta e desiderata.
Che i viaggi (trips) siano, allora!
P.s.
Niente droga da queste parti! LOL :-D

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