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martedì 8 dicembre 2009

Scegli di non cadere



Mi piace questo video. Piccolo e denso di significato, più che nelle parole nelle immagini e nella lentezza, nell’atmosfera.

Aggiungo alcune parti di un’intervista a Daniel Ilabaca da parte della Marvel. L’originale lo trovi qui.

[…] La cosa strana che ho notato recentemente è che quando guardo fuori dalla finestra, pensando a me che salto qua e là, lo penso solo al livello in cui sono adesso; ciò mi ha fatto capire che da piccolo ero molto più aperto e disponibile alle possibilità della vita. Questo mostra come perfino nel Parkour ho trovato delle restrizioni riguardo ciò che è possibile e ciò che non lo è, e quando realizzi questo… tutto è possibile.

[…] Mi muovo sempre in avanti. Il Parkour è una forma di espressione. Non è necessariamente uno sport, è un modo di esprimersi attraverso l’ambiente circostante. Perché nel mondo in cui viviamo la libertà l’immaginazione e la creatività sono difficili da trovare anche nelle generazioni più giovani, si sa. I ragazzi sono incoraggiati a crescere sempre più in fretta, e a causa di questo non entrano in contatto con la loro immaginazione, la creatività, l’avventura. Così creando qualcosa di nuovo si può trovare quella creatività e quell’avventura.

Questo discorso della creatività ricorre spesso nei discorsi di Daniel e in generale di altri traceur. Credo che, seppur sempre un po’ banalotto, ci sia qualcosa di vero, però penso che il fulcro della questione non sia tanto nella pura e semplice immaginazione, quanto nel fatto che viviamo in una società che impone con forza i propri modelli (per lo più sbagliati, tralaltro) di comportamento e si vive così, inconsciamente, di imitazione. Siamo tutti uguali mentre scendiamo le scale, siamo tutti uguali mentre usciamo il sabato sera. Invece dobbiamo scoprire l’originalità dei nostri movimenti e dei nostri pensieri. Saltare oltre il corrimano delle scale e scoprire la bellezza di una passeggiata pomeridiana. Naturalmente sto parlando per metafore, però penso davvero che il Parkour possa aiutarci a svegliare quella parte di noi che, sopita, si limita a seguire la massa lungo i percorsi già dati, invece di sognare di salire verso il cielo.

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