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giovedì 10 dicembre 2009

Essere per durare

Questa è la continuazione virtuale di un articolo di Gato. Lui ci ha mostrato il World Freerun Championships, con un link ad un pertinentissimo commento sull’evento. Io ti mostro la prima puntata di MTV Ultimate Parkour Challenge:

Siamo lì più o meno, ben 4 infortuni e una caduta che poteva essere davvero molto grave.
Non posso dire che trasmissioni del genere non mi affascinino; penso al fu Giochi senza frontiere, a Ninja Warrior, ad American Gladiators, ma questo tipo di giochi viene fatto in totale sicurezza, invece guardando il programma di MTV ho pensato solo che non era Parkour, era uno sterminio, e che il Parkour davvero non è adatto alla competizione, sicuramente non a quella televisiva. Io voglio che per me il Parkour serva ad essere per durare, non a fare cazzate per morire prima. Ogni tanto penso di farmi un tatuaggio, poi rifletto su quanto sia bello mantenere il mio corpo puro, pulito. Voglio salvaguardare il mio corpo, ed il Parkour deve essere un alleato in questo senso, non un nemico.

P.s.
:-)
Ci sono anche Il grande gioco dell’oca e Takeshi’s castle (lo sai che è stato inventato dal famoso regista Kitano?).

EDIT:
Avevo dimenticato di postare questa intervista di Daniel Ilabaca a proposito dell’Ultimate Parkour Challenge.
Per quanto riguarda MTV… negli anni passati a fare Parkour sono semplicemente arrivato alla conclusione che sono proprio i veri praticanti che stanno distruggendo il messaggio del Parkour… perché si tengono lontani da ciò che non è puro. Io credo che è ciò che non è puro che dovrebbe essere reso puro con l’esempio… come praticanti dovremmo passare del tempo con chi sta provando a distruggere ciò che sei e ciò che stai facendo.

Sono queste persone che hanno bisogno di aiuto e hanno l’abilità di cambiare così tante vite nella prossima generazione.

Ecco perché ho scelto di far parte della sfida di MTV, perché È un campo da battaglia… un luogo dove non solo il fisico è sempre esposto, ma un posto che dà ad ognuno l’opportunità di essere forte e mostrare attraverso l’esempio la verità del modo di vedere.

Bah… tante parole, ma i fatti rimangono. Da una parte è vero che Daniel ha dimostrato di essere forse l’unico realmente preparato, ma comunque la partecipazione all’evento e l’evento in sé non insegnano nulla di buono se non a fare le cose senza sufficiente preparazione e cautela. Pensandoci, è pur vero che il Parkour dovrebbe (teoricamente?) preparare ad affrontare le situazioni di pericolo improvviso, ad essere pronti in ogni occasione, ma oltre al fatto che perfino traceur di tal calibro hanno dimostrato di avere tanta strada ancora da percorrere, non è certo una cosa che può essere mostrata in televisione e proposta come competizione. Quanto più onesto e interessante sarebbe assistere alla preparazione atletica e mentale che precede un salto o un percorso importante!

Fonti:
MTV’s Ultimate Parkour Challenge
WFPF

2 commenti:

gato ha detto...

Ovviamente non mi era sfuggito, solo non ho avuto il tempo e la voglia di scriverci sopra qualcosa..
Mi mette parecchia tristezza pensare agli anni di parkour.net, i primi raduni, lo spirito dei fondatori.. ora sembra finito tutto nel cesso.
g

tiamotiodio ha detto...

io sono "arrivato" alla fine del periodo di Parkour.net, ma credo di riuscire a capire... per te deve essere ancora peggio

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